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Sentiero CAI n. 226

Comprensorio: Monte Cucco
Località partenza: Bivio sentiero 225
Località arrivo: Pian delle Macinare
Numero:
226
Quota partenza: 1105 metri
Quota arrivo: 1134 metri
Quota massima: 1465 metri
Dislivello: 370 metri
Vecchia numerazione:
2
Lunghezza: 5,9 km.
Difficoltà: EE
Tempo andata: 2,00-2,30 ore.
Tempo ritorno: 2,00-2,30 ore.

 

Il sentiero 226 (precedentemente indicato come nr. 2) del Parco del Monte Cucco è un itinerario piuttosto lungo ed impegnativo che collega il sentiero 225 con Pian delle Macinare, aggirando la vetta dal lato nord-est, dove si trova l’ingresso principale della Grotta di Monte Cucco (attraversabile mediante visite accompagnate).

La partenza si trova sul sentiero 225, da dove un segnale con frecce (l’itinerario è denominato “Sentiero degli Antichi Umbri”) indica una debole traccia sulla sinistra che s’inoltra nel bosco, iniziando subito a salire con pendenze impegnative e guadagnando rapidamente circa 200 metri di dislivello.

Al termine della salita il sentiero sbuca sui prati, sul versante sud-est del Colle gli Scogli, e raggiunge in breve la strada asfaltata che da Sigillo conduce a Pian di Monte, da imboccare svoltando verso destra (sull’altro lato, invece, parte il sentiero 292 diretto a Scirca).

Si segue la strada fino a raggiungere il Decollo Sud, l’area attrezzata per il decollo di Deltaplani, (la zona è molto frequentata, specialmente nella stagione estiva; qui si trova anche il presidio delle guide speleologiche per la visita alla grotta), dove la strada termina ed una evidente traccia prosegue in direzione della vetta principale del Monte Cucco, che si staglia massiccia proprio di fronte al percorso.

Attraversati i prati, il sentiero prosegue aggirando la montagna sul versante est, su strada sbrecciata piuttosto ampia e comoda, in un tratto senza grandi pendenze, quasi in falsopiano, fino a raggiungere il piccolo Rifugio Valcella, dove si incrocia sulla sinistra il sentiero 240 che sale verso il versante ovest del Cucco.

Oltrepassato il rifugio, la strada si fa via via sempre più stretta, fino a diventare un sentiero piuttosto stretto con passaggi esposti e molto panoramici, percorso che tuttavia non è particolarmente impegnativo in questo tratto in quanto è stato messo in completa sicurezza (recinzione sul lato esposto), essendo la via d’accesso principale alla Grotta di Monte Cucco.

In breve si giunge all’ingresso della suddetta grotta, davanti al quale è stata posta una piattaforma metallica, con balcone, che permette di fermarsi ad ammirare il panorama sul Monte Catria, sul Monte della Strega e sulle colline che digradano dolcemente verso la costa adriatica.

Sulla sinistra dell’accesso si trova una piccola galleria naturale, la si oltrepassa e si inizia a salire, ora con pendenze che tornano ad essere marcate, facendo attenzione ai numerosi passaggi su piccole rocce che devono essere affrontati con la necessaria cautela, raggiungendo lo spigolo nord-est del Monte Cucco dove si trova il bivio con il sentiero 239, che conduce in vetta.

Da questo punto si prosegue in falsopiano, leggermente in discesa, attraversando tutto il versante nord del Cucco, con splendide viste panoramiche sui vicini monti Motette e Le Gronde, con sullo sfondo la catena principale dell’Appennino umbro-marchigiano ad incorniciare il notevole paesaggio.

Lungo il piacevole tratto si incrocia, sulla destra, il sentiero 228 che conduce all’altro accesso della Grotta di Monte Cucco, l’ingresso nord, quindi si percorrono ancora alcune centinaia di metri prima di raggiungere un nuovo bivio, con il sentiero 240, da dove si effettua una secca svolta a destra iniziando una difficile discesa (molto ripida) all’interno della Val Rachena, all’ombra di una secolare e suggestiva faggeta.

Terminata la ripida discesa si raggiunge Pian delle Macinare, dove si svolta a destra sulla strada asfaltata che costeggia i prati che circondano il Rifugio Mainardi, seguendola fino al suo termine, nel punto dove confluiscono anche i sentieri 225 e 230.