Sentiero CAI n. 292
Comprensorio: | Monte Cucco |
Località partenza: | Villa Scirca |
Località arrivo: | Pian di Monte |
Numero: |
292
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Quota partenza: | 523 metri |
Quota arrivo: | 1186 metri |
Quota massima: | 1186 metri |
Dislivello: | 663 metri |
Vecchia numerazione: |
41
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Lunghezza: | 3,5 km. |
Difficoltà: | E |
Tempo andata: | 1,50-2,00 ore. |
Tempo ritorno: | 1,10-1,15 ore. |
Il sentiero 292 (41 nella vecchia numerazione) del Parco del Monte Cucco è una via piuttosto impegnativa che conduce dalla frazione di Villa Scirca, che si trova alle pendici sud-occidentali del monte, fino alla spianata di Pian di Monte, posta proprio ai piedi della vetta principale e punto di riferimento per molte delle attività turistico-sportive che si svolgono sul Cucco (deltaplano, visita alle grotte, oltre ovviamente alle escursioni, dal momento che dal piano parte la principale via per la vetta).
La partenza è posta nei pressi dell’antica chiesa (risalente al XIII secolo) di Santa Maria di Scirca, dalla quale si prosegue in salita abbandonando rapidamente le ultime abitazioni ed imboccando una stradina sbrecciata (ben segnalata da un cartello con i tempi di percorrenza) che inizia subito a salire con pendenze molto importanti già nel primo tratto, che sale disegnando ampi tornanti dai quali si può già vedere l’imponente sagoma del Monte Cucco che domina la boscosa valle sottostante.
La strada è ampia e su fondo piuttosto comodo, nonostante le pendenze, e sale in maniera pressoché costante, lasciando solo pochi attimi di respiro in corrispondenza di un paio di falsipiani utili per recuperare energie.
Giunti ai piedi della cima secondaria denominata Sasso Baldo, si svolta a sinistra prendendo a salire su una traccia appena accennata che si inerpica tra la bassa vegetazione, mentre la sbrecciata prosegue alla volta di Sigillo (sentiero 291).
Il sentiero continua a salire con pendenze rilevanti, ed è ora più difficile da seguire in quanto alterna tratti all’interno del bosco, con segnatura piuttosto datata, a tratti in cui esce sui prati, dove la segnatura è proprio assente, e dove per fortuna vengono in aiuto dei preziosissimi ometti di pietra che permettono di individuare la via corretta.
Terminati i passaggi all’interno del bosco, il sentiero sbuca sui prati, dove la traccia scompare del tutto, ed è necessario seguire alcuni vecchi paletti posti dall’ente parco, indicanti la “Costa del Lumacone” e la quota altimetrica (ce ne sono 4 o 5 nei 200 metri di dislivello ancora da percorrere) ed altri ometti di pietra nei punti in cui non sono presenti i paletti.
La faticosa risalita termina a Pian di Monte, incrociando la strada asfaltata (che in questo tratto coincide con il sentiero 226) che conduce al piazzale denominato “Decollo Sud”, l’area attrezzata per il decollo dei deltaplani.
Appena oltrepassata la strada si trova una preziosa fonte, che consente di effettuare il meritato approvvigionamento idrico.